Autoritratto con collana di spine: analisi| Harper's Bazaar

2022-09-10 07:44:50 By : Ms. Susie Chen

Di cosa parla uno dei quadri più intimi di Frida Kahlo, rappresentazione visiva della sua sofferenza e della sua speranza.

Autoritratto con collana di spine è una delle opere più celebri di Frida Kahlo, uno dei numerosi ritratti che hanno caratterizzato l’intera carriera dell’artista. In questo dipinto la pittrice si mette emotivamente a nudo davanti allo spettatore e racconta la sua vita travagliata e il suo dolore fisico e spirituale attraverso una simbologia dettagliata, accompagnata da animali e da piante esotiche. Qual è la storia del quadro e cosa significano gli animali ritratti insieme a Frida Kahlo?

Nel dipinto autoritratto con collana di spine, Frida Kahlo rappresenta se stessa vestita di bianco e in posizione frontale, nell’atto di guardare lo spettatore, con uno sguardo impassibile e distaccato.

La pittrice, con il viso caratterizzata dallo sopracciglia folte e da sottili baffi sulle labbra, porta al collo una collana di spine che arriva fino alle spalle e la ferisce in più punti, facendola sanguinare, al cui centro si trova un colibrì nero morto. Sulla sua acconciatura raccolta si vede una fascia viola, su cui sono poggiate due farfalle e ai cui lati ci sono due libellule fiorate.

Alle spalle di Frida Kahlo ci sono un gatto nero e una scimmia ragno, che tiene un filo della collana di spine, mentre sullo sfondo sono rappresentate delle foglie dai richiami esotici.

Per comprendere la storia di uno degli autoritratti più famosi di Frida Kahlo bisogna ripercorrere la vita dell’artista, segnata fin dalla nascita dal dolore. Kahlo infatti nasce con la spina bifida, che viene scambiata per poliomielite, e all’età di diciotto anni subisce un grave incidente mentre si trova su un autobus.

L’incidente le provoca danni alla colonna vertebrale e alla parte inferiore del corpo, che la renderanno sterile e costretta a sopportare un dolore costante, e la porta a subire trentadue interventi, dopo cui è costretta a letto per un lungo periodo.

Frida Kahlo passa la sua convalescenza studiando e dipingendo, per questo i genitori le regalano un letto a baldacchino corredato di uno specchio sul soffitto. È da questo momento che l’artista comincia a dipingere i suoi autoritratti, affermando “Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio”.

Quattro anni dopo l’incidente, nel 1929, Frida Kahlo sposa il pittore Diego Rivera, al quale aveva sottoposto i suoi quadri e che l’aveva inserita nel panorama artistico e culturale del Messico. La storia tra i due è travagliata a causa dei numerosi tradimenti di Rivera, a seguito dei quali anche Kahlo inizia ad avere rapporti extra coniugali, e anche per un aborto spontaneo dell’artista, destinata a non avere figli a causa dell’incidente subito anni prima.

Nel 1939 la coppia divorzia, a seguito del tradimento di Rivera con la sorella di Frida Kahlo, e nello stesso anno Kahlo termina anche la relazione extraconiugale con il fotografo Nickolas Muray.

Nel 1940 Rivera e Frida Kahlo si risposano, non senza numerose riserve della donna.

L’Autoritratto con collana di spine risale proprio al 1940, quando Kahlo ha trentatré anni, e la sua simbologia risente pienamente dell’esperienza personale dell’artista e del suo contesto culturale.

Una volta eseguito, il quadro viene acquistato da Nickolas Muray e oggi si trova all'Harry Ransom Center dell’Università del Texas di Austin.

Nell’Autoritratto con collana di spine di Frida Kahlo ci sono numerosi riferimenti alla vita della pittrice e alla cultura messicana.

Il primo elemento che si nota è lo sguardo fermo dell’artista, impassibile, pacato, distaccato e allo stesso tempo magnetico, simbolo dello stoicismo e della calma apparente con cui Kahlo affronta il dolore fisico che è costretta a sopportare.

Si nota poi la collana di spine, un chiaro richiamo alla crocifissione di Cristo. In quest’opera Frida Kahlo fa un parallelo con Cristo e con il suo dolore, e definisce un martirio la sua sofferenza, simboleggiata dalle spine che la trafiggono. La sofferenza della pittrice è sia fisica che spirituale, come confermano anche gli animali presenti nella scena.

Il gatto nero è un simbolo del dolore fisico che Kahlo prova costantemente, mentre la scimmia ragno ha più significati. Secondo alcuni è un simbolo demoniaco, mentre altre interpretazioni vogliono la scimmia un simbolo di maternità mancata, la rappresentazione di un figlio desiderato ma impossibile da avere.

Questa interpretazione è avvalorata dal fatto che Diego Rivera regalò a Frida una scimmietta per farle compagnia.

Anche il colibrì ha un profondo significato simbolico, in Messico infatti i colibrì morti erano utilizzati come amuleti per portare fortuna in amore. Frida Kalho rappresenta però il colibrì in nero e non colorato e vivace, simbolo della sfortunata fine del suo amore con Rivera.

Nel dipinto non mancano però immagini di speranza, rappresentate dalle farfalle e dalle libellule presenti nella parte alta dell’opera.

Le farfalle sono un simbolo di resurrezione, mentre le libellule sono un simbolo di speranza e di libertà. Un altro simbolo positivo è dato dalla fascia tra i capelli della pittrice, che rappresenta il simbolo dell’infinito.

Con Autoritratto con collana di spine Frida Kahlo racconta il suo dolore e allo stesso tempo lo esorcizza, mandando un messaggio di speranza e di forza a lei stessa, allo spettatore e a chiunque sia capace di accogliere il suo dolore e il suo messaggio.